La cultura italiana sul software è stata tenuta molto bassa da iniziative poco etiche, in qualche caso illegali, messe in campo principalmente dai rivenditori che, per vendere l'hardware, non esitavan
La cultura italiana sul software è stata tenuta molto bassa da iniziative poco etiche, in qualche caso illegali, messe in campo principalmente dai rivenditori che, per vendere l'hardware, non esitavano a copiare il software e "regalarlo" a clienti poco informati. Questa usanza (anni 80-90) per fortuna oggi non ha più possibilità di essere portata avanti INTERNET, ha portato informazione e cultura in molti campi. Vi è però, dalla parte del compratore, una certa "riluttanza" a capire che il software legalmente posseduto è uno degli indizi di contegno etico della sua azienda. Ci sono oggi diversi modi di perseguire questa scelta di correttezza anche senza "svenarsi" economicamente che vanno dall'acquisto del software sul mercato dell'usato, alla scelta del software Free per tutta una serie di funzionalità o per l'intera ICT dell'azienda.
Noi consigliamo di scegliere, in base agli obbiettivi aziendali tecnici e di business, guardando le caratteristiche ed il budget con la consulenza di esperti veri.